CHE COS’È IL CIBO PRANICO

 

Pranico è il cibo che influenza positivamente la nostra energia vitale, o prana.
Il cibo pranico positivo sostiene la vitalità.
È il cibo che proviene da colture il più possibile naturali e locali, è un cibo fresco, integro e minimamente trasformato.
Al contrario, il cibo negativo dal punto di vista pranico ci priva di energia vitale.
Un cibo stimolante oppure un cibo che abbia un sapore eccessivo – che sia troppo salato, o troppo dolce, troppo acido o piccante ecc. – danneggia il nostro prana.
Sebbene non vi siano riferimenti storici riguardo al cibo pranico, esso risulta essere molto vicino a quello indicato nella dieta yogica – descritta in antichissimi testi ayurvedici – come cibo sattvico.
Il cibo sattvico è quello più puro, che consente all’uomo di raggiungere livelli più elevati di coscienza, poiché, essendo perfettamente adeguato al nostro organismo, non produce disturbo. Esso favorisce l’attitudine ad uno stile di vita pacifico.
Al contrario, il cibo rajasico ci rende iperattivi, costantemente in movimento in una sorta di attività dispersiva, soggetti alla turbolenza dei sensi e dei desideri, facilmente rapiti dalla collera.
Infine, quello tamasico, tende a renderci indolenti, ottusi, facili prede di uno stato di confusione.
Benché “cibo” non sia solo quello che si mangia ma tutto ciò con cui entriamo in contatto, trasformiamo e assimiliamo attraverso i nostri sensi, qui ci si sofferma a considerare solo il cibo alimentare di cui, secondo l’ayurveda, la parte grossolana nutre il corpo e quella sottile la mente.
Così come la qualità del cibo, importanti sono anche la modalità di assunzione, in particolare la quantità, l’attitudine con cui lo si consuma nonché tempi e luoghi scelti opportunamente per i propri pasti.
Il cibo pranico positivo include cereali integrali, frutta fresca, verdura, semi oleosi, germogli e legumi.
Essi, in fondo, sono quegli stessi cibi integrali a base vegetale, ai quali la moderna scienza nutrizionale associa tutta una serie di benefici per la salute fisica.
A tal proposito, è fondamentale ricordare la posizione dell’Academy of Nutrition and Dietetics – la principale organizzazione di professionisti dell’alimentazione e della nutrizione degli Stati Uniti -, secondo cui le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete totalmente vegetariane – o vegane – , sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e appropriate per tutti gli stadi del ciclo vitale degli individui, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia, adolescenza, per gli anziani e per gli atleti.
L’alimentazione pranica può evolversi in forme progressivamente più pure.
Si pensi all’alimentazione pranica praticata da molti yogi orientali: essa implica la progressiva riduzione dell’assunzione di cibo, fino alla sua totale abolizione.
In “Autobiografia di uno yogi”, Paramahansa Yogananda racconta del suo pellegrinaggio alla ricerca di Giri Bala, “la yoghini che non mangia mai”. Ella praticava una tecnica yoga che le permetteva di vivere senza mangiare, cioè di solo prana.
Alla domanda che lo stesso Yogananda si poneva su quale mai fosse il cibo di Giri Bala, questa fu la risposta: Il nutrimento vi è dato dalle più fini energie del sole e dell’aria e dal potere cosmico che ricarica il vostro corpo attraverso il midollo allungato”.
Quando poi Yogananda pose alla yoghina la seguente domanda: “Madre, a che serve che voi sola siate stata prescelta per vivere senza mangiare?”, ella diede questa meravigliosa, illuminante risposta:
“Per dimostrare che l’uomo è Spirito.
Per dimostrare che attraverso il divino progresso, si può gradualmente imparare a vivere di Luce Eterna,
e non di alimenti”.
E’ dunque un percorso, un “divino progresso”, quello che possiamo intraprendere per liberare il nostro Spirito dalle schiavitù delle nostre dipendenze.
Il primo passo verso la liberazione dalla schiavitù dei grossolani alimenti materiali è dunque quello di scegliere i cibi pranici positivi, i cibi più puri.
Fra tutti gli organismi viventi sul nostro pianeta, yogi a parte, solo le piante sono in grado di intrappolare direttamente dentro di sé l’energia solare, tramite la fotosintesi clorofilliana.
Nutrendoci di soli alimenti vegetali, il più possibile freschi ed integri, quell’energia nutrirà i nostri corpi nella forma più diretta e quindi più pulita e vitale, incamminandoci così verso le Alte Vie dello Spirito.

 

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